Anche Massimo Gramellini con Il Caffè di giovedì 14 dicembre ha espresso le sue rimostranze per la rimozione del Natale dall’immaginario collettivo, questa volta prendendo spunto dalla «illuminante decisione della scuola milanese Italo Calvino» di ribattezzarlo la «“grande festa delle Buone feste” per non urtare la sensibilità di chi non festeggia il Natale». Corrosivo, come spesso riesce a essere, ha concluso lapidario: «Esiste un modo infallibile di non offendere la sensibilità...
No, non è una fake news. È una piccola storia vera, che merita un post da menestrello per essere raccontata.
Tutto nasce in antico borgo ai piedi di un castello arroccato su un’ansa del fiume Arno. E non è una ambientazione fantastica, anche se il luogo a suo modo lo è: siamo a Rondine, candidata al premio Nobel per la Pace nel 2015, un posto dove tutto può succedere...